I due movimenti di ispirazione liberale hanno corso separati alle consultazioni in Emilia-Romagna.
Azione, per la prima volta alle prese con un’elezione ma senza presentare una propria lista, è riuscita a eleggere come consigliere Giulia Pigoni, nella lista “Bonaccini Presidente”, mentre non è entrato in consiglio regionale nessun candidato di PiùEuropa, che correva insieme al Psi e al Pri.
Secondo i sondaggi Index Research del 6 febbraio, Azione raccoglie il 2,2% dei consensi a livello nazionale, mentre PiùEuropa il 2%.
Ipotizzando che alla fusione segue un travaso dei voti, l’unione fra i due partiti farebbe nascere un soggetto politico con circa il 4,2% dei consensi, allo stesso livello di Italia Viva e appena al di sotto della soglia di sbarramento del 5% proposta nella nuova legge elettorale per l’ingresso in Parlamento.